
Il premio Penisola Sorrentina è il racconto di una storia di famiglia: quella del professore Arturo Esposito, con la moglie Rachele il figlio Mario. Ben 24 anni fa decisero di tirare su un’Associazione, dal nome sontuoso: “il Simposio delle Muse”.
Arturo aveva capacità umane e cultura umanistica. Insieme c’erano le sapienti mani di Rachele donna forte e decisa, precisa come una sarta d’altri tempi, che si dedicava minuziosamente ad imbastire ogni dettaglio del Premio Penisola Sorrentina come un abito di cui lo stilista era il marito, ed il giovane figlio Mario.
Il Professore Arturo Esposito, Rachele e Mario desideravano che questo Premio fosse ogni anno un vero Simposio, un punto d’incontro di anime, di sentimenti, di emozioni.
Il cibo dell’anima di questo Simposio era la Cultura, ed il luogo quelle delle Sirene.
Arturo nel suo premio di Poesia dal 1995 ha portato in Penisola Sorrentina, la sua terra, molti dei poeti del nostro ‘900 ed ha coinvolto da subito le scuole perché la cultura dell’anima nobile ha inizio dove inizia il percorso formativo degli uomini e delle donne di domani.
Nel 2004 Arturo nasce al cielo e Rachele e Mario armati di coraggio, supportati moralmente da zio Mario Esposito, prefetto della Repubblica Italiana (che nel 2008 decide di adoperarsi far diventare Piano di Sorrento, il luogo del Premio, Città, in occasione del suo bicentenario), con il peso di una grande eredità decidono di dedicargli il Premio Penisola Sorrentina.
Il 2004 il Premio Penisola Sorrentina abbraccia, così, il nome del suo fondatore Arturo Esposito.
Mario che era l’ombra del papà da sempre, da cui ha ereditato i valori umani, ha percepito che il modo di fare Cultura del papà avrebbe dovuto allinearsi al passo dei tempi, rimodulato per il terzo millennio.
Ebbene qualcosa doveva cambiare… il Simposio aveva bisogno di evolversi allo stesso modo dei tempi, la Cultura doveva diventare ancora di più un linguaggio universale fatto di spettacolo, di musica, di poesia…un turbinìo di emozioni e sentimenti, che dovevano avere un solo palcoscenico: la Penisola Sorrentina.
Ora vi chiederete: e Francesca cosa c’entra in questo racconto?
Amo la mia terra, e la sua gente, sono convinta che in ognuno di noi c’è tanto e dobbiamo metterlo a disposizione degli altri.
Nel 2010 sono stata insignita del Premio “Penisola Arturo Esposito” sezione costa di Salerno e la motivazione recitava più o meno così…“Per il lodevole progetto di mettere a sistema, e in gruppo una serie di aziende, coniugando tradizione ed innovazione in un ambito di impresa speciale ed artistico. Il wedding planner organizza ogni aspetto del matrimonio, in quel viaggio metaforico dell’amore e della nuova vita in due.”
Ecco perchè sono qui a raccontare il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito, perché l’ho vissuto, ne conosco i sacrifici, ho condiviso con loro i miei ed i loro sogni, ho fatto anche mie le loro speranze, che anno dopo anno alimentano questo evento che fanno della Città di Piano di Sorrento un crocevia dove la cultura potrebbe essere il volano di una nuova economia.
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